PANORAMICA SULLA REGIONE LOGISTICA MILANESE

Panoramica sulla Regione Logistica Milanese

Una nuova indagine comparativa fa il punto sullo stato del cluster lombardo

Digitalizzazione e informatizzazione: queste le sfide maggiori del settore logistico per i prossimi anni secondo quanto emerso dalla ricerca realizzata dal Centro sulla logistica e il Supply Chain Management della LIUC Business School in collaborazione con la Camera di Commercio di Milano Monza Brianza Lodi e Alsea nell’ambito del progetto Regional Logistics Performance, La Regione Logistica Milanese e l’Europa a confronto.

Lo studio, condotto a distanza di 10 anni dalla prima analoga indagine datata 2010 e presentato lo scorso giugno, effettua un’analisi comparativa tra la Regione Logistica Milanese, area italiana di spicco per il settore comprendente la Lombardia, la provincia di Novara e la provincia di Piacenza e gli altri punti nevralgici europei selezionati: Catalogna, West Netherlands, Île de France e Baviera. 

Prestazioni e competitività delle cinque macro aree sono state valutate in funzione dei processi doganali, dell’offerta dei servizi logistici, della connessione ai mercati internazionali, del monitoraggio delle spedizioni e dell’affidabilità della consegna. L’analisi è stata elaborata attraverso l’impiego di 24 Logistics Performance Index, indici di competitività predisposti dalla finlandese Turku School of Economics, suddivisi in tre dimensioni:

  • Costo del fare logistica, in funzione del valore dei fattori produttivi alla base dei servizi logistici;
  • Efficienza e competitività, in funzione della capacità di attrarre attività imprenditoriali, fattori produttivi e capitali;
  • Accessibilità e connettività, in funzione del grado di connessione col territorio regionale, continentale e internazionale.

L’esito dell’indagine attesta la RLM al primo posto per il costo del fare logistica, punteggio determinato dalla convenienza degli affitti per i magazzini, ma solo al quarto considerando la totalità degli indicatori presi in esame. Sul podio più alto l’area del West Netherlands.

La ricerca permette di indagare quelle che secondo i partecipanti al sondaggio rappresentano le maggiori criticità del sistema logistico lombardo, tra cui:

  • Problemi infrastrutturali: nonostante i numerosi interventi stradali e ferroviari abbiano inciso sulla riduzione dei tempi di percorrenza, la RLM risulta ancora poco dotata rispetto agli altri regional cluster; 
  • Costi del sistema logistico: a causa della minore intensità di traffico e relazioni internazionali, i costi del trasporto aereo da Malpensa risultano del 40% superiori rispetto a quelli dell’aeroporto di Monaco di Baviera;
  • Complessità burocratica: la competitività della RLM risente dei tempi di sdoganamento ampi e della burocrazia poco flessibile;
  • Deficit tecnologici: ancora poche le aziende che investono in modo strutturale nella digitalizzazione dei processi.

Secondo gli addetti ai lavori la sfida maggiore per il futuro del settore è proprio la digitalizzazione in quanto alle trasformazioni già in atto, determinate dalla logistica 4.0, si sommeranno i cambiamenti derivanti dalla diffusione delle tecnologie emergenti, quali blockchain e 5G: per ottimizzare le attività o migliorare la competitività sarà fondamentale saper gestire l’informatizzazione dei processi. L’indagine annovera inoltre come cardinali le tematiche connesse alle problematiche geopolitiche, all’evoluzione dei trasporti e alla sostenibilità economico, sociale e ambientale.

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