IL MAGAZZINO DEL FUTURO È AUTOMATIZZATO

Il magazzino del futuro è automatizzato

Vantaggi e prospettive sull’impiego dei robot nella logistica

Connessione e IoT sono elementi chiave della competitività ed efficienza logistica: tracciabilità continua e trasparenza della catena di approvvigionamento sono solo alcuni dei vantaggi generati dalla digitalizzazione dei processi. Monitoraggio degli impianti, manutenzione dei macchinari, tracciamento dei prodotti, rifornimenti: le soluzioni delle tecnologie 4.0 offrono benefici e flessibilità al settore.

Cuore della logistica è il magazzino ed è in questo ambito che le innovazioni tecnologiche possono apportare migliorie significative, in particolare in direzione della sua automazione. I processi automatizzati permettono picking più veloci, una gestione ordini più precisa, maggiore sicurezza per il personale e per le merci stesse.

ABI Research prospetta la presenza nei magazzini di 4 milioni di robot entro il 2025 a livello mondiale, contro i 4.000 nel 2018, Interact Research prevede un incremento di fatturato del 12.6% dal 2018 al 2022: l’impiego della robotica potrebbe rappresentare una tendenza naturale dei prossimi anni per una gestione ottimale degli stock.

L’azienda danese di forniture all’ingrosso di attrezzature per il lavoro ICM rappresenta un esempio: l’intero flusso logistico per 31.000 pallet annuali è gestito da tecnologie e robot MiR. Ciò ha permesso di ottimizzare l’impiego delle risorse umane, realizzando un risparmio di significativo di ore lavorative, quantificate a 40 la settimana. Le movimentazioni sono automatiche e le informazioni da esse derivate vengono comunicate just in time, mentre il personale può dedicarsi ad attività più complesse. Anche la gestione degli spazi di magazzino, precedentemente affollato da impilatori manuali e ora dotato di percorsi dedicati alle tecnologie mobili, ha subito migliorie.

L’automazione incide in ogni fase logistica operativa, permette di integrare i dati di tracciabilità in tempo reale, consente la gestione di scorte e inventario, riduce il margine di errore negli stadi di stoccaggio e, soprattutto, porta a un incremento di velocità delle prestazioni di magazzino, fattore strategico nel determinare il grado di competitività aziendale.

IL POTENZIALE DELLE INNOVAZIONI WIRELESS PER LA LOGISTICA

Il potenziale delle innovazioni wireless per la logistica

Connettere tutti, tutto e ovunque: quali prospettive?

I possibili benefici generati dall’evoluzione del wi-fi in funzione delle esigenze del settore logistico costituiscono argomento di interesse diffuso: il potenziamento in termini di aumento di velocità e capacità della connettività a livello globale prospetta sviluppi interessanti. Il progresso delle tecnologie di rete garantirebbe la diffusione e la disponibilità della connessione, oggi largamente deficitaria in molte aree del mondo, influendo in particolare sul consolidamento della supply chain.

Rafforzare l’efficienza operativa, ampliare la visibilità delle merci in transito, accelerare i processi di automazione: le nuove tecnologie di comunicazione wireless possono orientare la trasformazione digitale in atto nella filiera logistica, in particolare permettendo un’applicazione efficacie su più vasta scala dei dispositivi IoT.

DHL analizza la situazione nel trend report recentemente pubblicato: Next-Generation Wireless in Logistics, dove prende in considerazione i vantaggi della connettività diffusa originata dal potenziamento delle diverse tecnologie di rete, da quelle impiegate per distanze corte a quelle globali, quali:

  • RFID: consentirà alle aziende una rilevazione del tracking di spedizioni e risorse più veloce e accurato.
  • NFC: una maggiore applicazione dello strumento fornirà alle aziende la possibilità di trasferire in modo sicuro i dati di monitoraggio semplicemente attraverso un cellulare.
  • BLUETOOTH LE: i beacon Blutetooth garantiranno comunicazioni più efficaci tra infrastrutture, risorse, spedizioni.
  • WI-FI 6: il potenziamento e l’ampliamento della capacità della rete porterà a processi di magazzino sempre più automatizzati ed efficienti.
  • 5G: la velocità e la capacità della tecnologia avranno una funzione chiave per l’automazione e faciliteranno l’iperconnessione delle sedi logistiche.
  • LPWAN: la tecnologia di rete, economica e con un raggio d’azione ampio, permetterà una maggiore connessione e un’efficiente applicazione di risorse wireless
  • LPGAN: l’utilizzo di satelliti ne incrementerà il potenziamento permettendo il raggiungimento delle aree più remote

Connettere tutti, tutto e ovunque potrebbe favorire la risoluzione di alcuni dei problemi del settore, quali la visibilità lungo la supply chain e la frammentarietà delle informazioni rilevate: il più accurato tracciamento delle merci in transito internazionale e il monitoraggio istantaneo delle operazioni attraverso l’IoT garantirebbero una maggiore trasparenza e chiarezza. Inoltre sistemi di rete solidi e veloci potrebbero agevolare la realizzazione di soluzioni innovative con l’applicazione dell’intelligenza artificiale, realtà aumentata e trasporti con veicoli e dispositivi autonomi.

TECNOLOGIA BLOCKCHAIN E LOGISTICA

Tecnologia Blockchain e logistica

La situazione in Italia

L’adozione della Blockchain in ambito logistico procede lentamente, nonostante i possibili vantaggi: dalla tracciabilità alla velocità, dalla riduzione dei costi alla sicurezza del carico. Che sia a causa della scarsa dimestichezza con le nuove tecnologie o per mancata fiducia nei confronti di un ambito innovativo ancora non pienamente maturo, i progetti innovativi attualmente in essere sono poco numerosi, da considerare sperimentali: se un’analisi puntuale sui possibili benefici sarebbe prematura appare comunque interessante monitorare l’evoluzione della situazione.

Secondo l’Osservatorio Blockchain e Distributed Ledger della School of Management del Politecnico di Milano nel 2019 a livello mondiale è stato riscontrato un incremento di avviamento di progetti inerenti all’impiego della Blockchain del 56% rispetto all’anno precedente. Si tratterebbe per lo più di sperimentazioni e annunci: i piani effettivamente implementati sono 158, di cui 11 nel settore logistico. Una cifra di per sé esigua, ma rappresentativa di un ambito in espansione, in particolare considerando che in 31 casi la tecnologia è stata applicata in funzione delle esigenze della supply chain.

Tra i paesi europei che denotano maggiore interesse alla risorsa va annoverata l’Italia, dove gli investimenti non paiono ancora sostanziali, ma sono in netta crescita. Tra le difficoltà che alimentano una mancata fiducia nello strumento innovativo una diffusa carenza di consapevolezza: poche le aziende che conoscono la tecnologia e i possibili benefici, soprattutto fra le realtà medio-piccole. Le società italiane che hanno esperienza con la Blockchain hanno riscontrato:

  • Miglioramento del rapporto con partner e fornitori
  • Riduzione di manipolazione di dati e frodi
  • Benefici nella riconciliazione di dati e pagamenti
  • Maggior fiducia da parte dei clienti
  • Automatizzazione dei processi

Un esempio di applicazione recente in ottica di ottimizzazione dei processi gestionali della supply chain arriva da Marelli che ha adottato la tecnologia Blockchain per collegare gli impianti di fornitori e produttori con sede in diverse parti del mondo. Insieme a BMW Group è stata sviluppata l’applicazione PartChain, sperimentata in primo luogo con un’attività pilota di fornitura componenti. L’app ha permesso di connettere 5 stabilimenti allocati in 5 paesi diversi, dal Messico alla Germania, e di gestire agevolmente una mole di un centinaio di migliaia di dati.

Lo scambio in tempo reale di blocchi di dati immutabili permette una migliore tracciabilità delle materie prime, assicura una maggiore affidabilità delle transazioni e apporta benefici al rapporto con partner e fornitori. Semplificazione della tracciabilità, trasparenza e accessibilità dei dati, affidabilità di gestione, ottimizzazione dei costi: le opportunità prospettabili paiono significative, ma affinché l’adozione operativa delle infrastrutture Blockchain si diffonda maggiormente sembrano necessarie azioni che promuovano in primo luogo la conoscenza della risorsa e delle sue possibili applicazioni.

IL POTENZIALE DEI BIG DATA AL SERVIZIO DELLA LOGISTICA

Il potenziale dei Big Data al servizio della logistica

Quali vantaggi per la supply chain?

Abbiamo già trattato il tema dei Big Data nella logistica, soffermandoci in particolare sulle peculiarità dell’ampio bagaglio di informazioni estraibili dai processi organizzativi e gestionali che, strutturati e interpretati coerentemente, possono permettere all’impresa di migliorare l’intera supply chain e la redditività aziendale.

I vantaggi derivanti dall’utilizzo dei Big Data incidono sulla produttività aziendale e riguardano le diverse fasi operative della catena. In un trend report realizzato nel 2013, Big Data in Logistics, DHL sottolinea come quello della logistica sia un settore ottimale per l’adozione strategica delle informazioni digitalizzate, proprio perché atto a generare e raccogliere la vasta mole di dati correlati alle migliaia di consegne realizzate quotidianamente. La ricerca indentifica tre aree principali in relazione alle quali il valore dell’impiego dei Big Data emerge:

  • Efficienza operativa: le informazioni ricavate permettono di aumentare il grado di trasparenza, ottimizzare il consumo delle risorse, incrementare la qualità dei processi e delle prestazioni;
  • Customer Experience: le analisi dei dataset conducono a un incremento della fidelizzazione del cliente, a una targhettizzazione accurata, a un’ottimizzazione del servizio clienti;
  • Nuovi modelli business: i Big Data sono capitalizzabili sia con l’aumento degli introiti derivanti da prodotti esistenti che con la realizzazione di entrate da nuovi.

L’analisi dell’efficienza dei processi inbound e outbound con i Big Data portano a migliorare i processi di disposizione delle merci, i tempi di consegna, le operazioni di approvvigionamento, le manovre di intervento in caso di imprevisti quali guasti di macchinari o picchi improvvisi di domande. Le informazioni permettono di individuare le funzioni prioritarie in cui intervenire, integrare i processi della filiera, misurare le prestazioni in modo da comprendere pienamente l’esito delle strategie adottate e perfezionare le previsioni di vendita.

La crescita della logistica passa dalla customer experience e l’analisi delle informazioni consente di comprendere in modo esaustivo i target di riferimento, verificare la customer satisfaction e, conseguentemente, di programmare gli interventi necessari, pianificare performance orientate al cliente, anticipare le esigenze stesse degli acquirenti.

Essere competitivi in un mercato in continua metamorfosi esige la capacità di prevedere gli scenari futuri: per poter ipotizzare nuovi modelli organizzativi aziendali e nuove strategie di business saranno quindi determinanti l’adozione di sistemi informativi adeguati, l’attitudine all’interpretazione dei dati e la propensione a elaborare strategie in funzione della loro analisi.

Blockchain: l’innovazione della logistica

MAGGIORE EFFICIENZA E TRACCIABILITA’ CON L’INNOVAZIONE BLOCKCHAIN

La gestione della supply chain, dalla produzione alla distribuzione, assume sempre più un carattere tutt’altro che lineare.

In tale crescente complessità, risulta difficile da immaginare una tracciabilità completa, in grado di garantire la massima trasparenza ed affidabilità dei dati che derivano dalle molteplici fasi da cui si costituisce. In questa moltiplicazione di passaggi, di attori, di accordi/contratti, diviene sempre più fondamentale la ricerca di un sistema che consenta di tenere traccia e di rendere totalmente trasparente ogni momento del processo e ogni procedura.

Nel descritto quadro, la tecnologia Blockchain, può essere presa in prestito dal settore finanziario e divenire chiave di volta dell’innovazione nella logistica.

  • Più trasparenza nei dati con la conseguente riduzione delle contraffazioni nella supply chain;
  • Maggiori livelli di sicurezza;
  • Gestione ottimale delle risorse;
  • Contratti “intelligenti”, digitalizzati, che consentano di eliminare eventuali errori nei dati.

Questi i cambiamenti chiave che è possibile ottenere. E con questi, grazie all’impossibilità di eliminare o modificare dati già inviati in Blockchain, sarà possibile, non solo monitorare costantemente il rispetto delle norme, ma anche una totale tracciabilità che consentirà di offrire in tempo reale una serie di dettagli informativi di non sempre così facile accesso, sia sulle spedizioni che sull’intero processo di produzione e distribuzione, sulla sua sostenibilità ambientale e sul suo livello di eticità nella gestione dei differenti passaggi tra attori nonché dei rapporti tra tutti gli attori stessi coinvolti.

Ognuno di questi aspetti, consentirà da un lato di fornire all’attore che opera nel settore della logistica un notevole vantaggio competitivo, ma anche, dall’altro lato, di dare ai consumatori finali la possibilità di scegliere di supportare le aziende con cui ne condividono i valori di sostenibilità ed eticità.

Ma come scoprire se la tecnologia Blockchain fa al caso nostro? Secondo il recente rapporto congiuntamente predisposto da DHL e Accenture, sono 6 i principali interrogativi (consequenziali) cui dare risposta:

  • C’è necessità di un database comune condiviso?
  • In tale database sono coinvolti più attori?
  • Gli attori coinvolti potrebbero avere interessi conflittuali o problemi di fiducia reciproca?
  • Ci sono differenze nelle regole e procedure che le singole parti devono rispettare?
  • C’è necessità di avere un registro oggettivo e immodificabile?
  • Le regole relative alle transazioni subiscono cambiamenti solo raramente?

Se la risposta a tutti questi interrogativi è affermativa, investire in Blockchain può essere la decisione giusta: per una maggiore efficienza, ma soprattutto per facilitare l’introduzione di nuovi servizi innovativi e modelli di business.

Logistica integrata: i nuovi orizzonti della supply chain

LA LOGISTICA A 360°

La rapida evoluzione del settore logistico che negli ultimi anni è stata trainata dall’esplosione delle attività di e-commerce e dai cambiamenti del mercato ha portato all’ingresso di nuovi attori all’interno degli scenari tradizionali della supply chain, che sono stati profondamente plasmati dall’attecchimento di un approccio fortemente inclusivo e progettuale alla pianificazione dei cicli logistici.

La riarticolazione delle strategie e delle procedure di sviluppo della logistica è stata accompagnata non solo da un sensibile processo di diversificazione e specializzazione dei vari filoni tematici della supply chain (logistica per il fashion, per i prodotti industriali, per l’arredo casa…), ma anche dall’integrazione di nuove forme e risorse di controllo e coordinamento dei flussi informativi, dei processi aziendali, delle dinamiche di funzionamento delle infrastrutture e dei trasporti, fino ad arrivare ai segmenti più specifici della catena logistica, come la consulenza e l’e-commerce.

Secondo Giuseppe Stecca, docente di Logistica Integrata presso il Dipartimento di Ingegneria Gestionale dell’Università Tor Vergata di Roma, la principale differenza tra una logistica di tipo classico e quella integrata sta proprio in un diverso approccio alla gestione dei principali comparti di strutturazione del network logistico (acquisti-produzione-stoccaggio-distribuzione-gestione delle scorte): nel primo caso, si ha un’architettura “a silos”, in cui i vari dipartimenti operano in modo sostanzialmente disgiunto e indipendente; la logistica integrata sviluppa invece un interfacciamento costante e pianificato tra i vari reparti, allo scopo di ottimizzare tempi, costi ed efficienza dell’intero ciclo di produzione e distribuzione. Orizzonte strategico e orizzonte operativo risultano così produttivamente raccordati.

Ma quali sono, nel concreto, i requisiti che dovrebbe soddisfare un partner logistico che proponga un servizio di logistica integrata affidabile e solido?

  • Capacità di ragionamento strategico e pianificazione ad ampio raggio
  • Capacità di arricchire e differenziare il proprio portfolio di servizi attraverso proposte aggiuntive di valore e comprovata utilità (servizi di co-packing, ricondizionamento prodotti, controllo qualità, reverse logistcs…)
  • Adozione di politiche di gestione delle risorse e contenimento dei costi condivise e trasparenti
  • Elevata flessibilità

TML collabora produttivamente con clienti di tipologie ed entità differenti, latori di esigenze di vario genere; per ciascuno di essi abbiamo sviluppato un’offerta specifica e personalizzata, studiata sulle caratteristiche di produzione e sui bisogni espressi, per garantire il miglior servizio possibile in termini di riduzione dei costi, riduzione dei tempi di consegna e conseguente incremento della “customer satisfaction“.