IL POTENZIALE DELLE INNOVAZIONI WIRELESS PER LA LOGISTICA

Il potenziale delle innovazioni wireless per la logistica

Connettere tutti, tutto e ovunque: quali prospettive?

I possibili benefici generati dall’evoluzione del wi-fi in funzione delle esigenze del settore logistico costituiscono argomento di interesse diffuso: il potenziamento in termini di aumento di velocità e capacità della connettività a livello globale prospetta sviluppi interessanti. Il progresso delle tecnologie di rete garantirebbe la diffusione e la disponibilità della connessione, oggi largamente deficitaria in molte aree del mondo, influendo in particolare sul consolidamento della supply chain.

Rafforzare l’efficienza operativa, ampliare la visibilità delle merci in transito, accelerare i processi di automazione: le nuove tecnologie di comunicazione wireless possono orientare la trasformazione digitale in atto nella filiera logistica, in particolare permettendo un’applicazione efficacie su più vasta scala dei dispositivi IoT.

DHL analizza la situazione nel trend report recentemente pubblicato: Next-Generation Wireless in Logistics, dove prende in considerazione i vantaggi della connettività diffusa originata dal potenziamento delle diverse tecnologie di rete, da quelle impiegate per distanze corte a quelle globali, quali:

  • RFID: consentirà alle aziende una rilevazione del tracking di spedizioni e risorse più veloce e accurato.
  • NFC: una maggiore applicazione dello strumento fornirà alle aziende la possibilità di trasferire in modo sicuro i dati di monitoraggio semplicemente attraverso un cellulare.
  • BLUETOOTH LE: i beacon Blutetooth garantiranno comunicazioni più efficaci tra infrastrutture, risorse, spedizioni.
  • WI-FI 6: il potenziamento e l’ampliamento della capacità della rete porterà a processi di magazzino sempre più automatizzati ed efficienti.
  • 5G: la velocità e la capacità della tecnologia avranno una funzione chiave per l’automazione e faciliteranno l’iperconnessione delle sedi logistiche.
  • LPWAN: la tecnologia di rete, economica e con un raggio d’azione ampio, permetterà una maggiore connessione e un’efficiente applicazione di risorse wireless
  • LPGAN: l’utilizzo di satelliti ne incrementerà il potenziamento permettendo il raggiungimento delle aree più remote

Connettere tutti, tutto e ovunque potrebbe favorire la risoluzione di alcuni dei problemi del settore, quali la visibilità lungo la supply chain e la frammentarietà delle informazioni rilevate: il più accurato tracciamento delle merci in transito internazionale e il monitoraggio istantaneo delle operazioni attraverso l’IoT garantirebbero una maggiore trasparenza e chiarezza. Inoltre sistemi di rete solidi e veloci potrebbero agevolare la realizzazione di soluzioni innovative con l’applicazione dell’intelligenza artificiale, realtà aumentata e trasporti con veicoli e dispositivi autonomi.

TECNOLOGIA BLOCKCHAIN E LOGISTICA

Tecnologia Blockchain e logistica

La situazione in Italia

L’adozione della Blockchain in ambito logistico procede lentamente, nonostante i possibili vantaggi: dalla tracciabilità alla velocità, dalla riduzione dei costi alla sicurezza del carico. Che sia a causa della scarsa dimestichezza con le nuove tecnologie o per mancata fiducia nei confronti di un ambito innovativo ancora non pienamente maturo, i progetti innovativi attualmente in essere sono poco numerosi, da considerare sperimentali: se un’analisi puntuale sui possibili benefici sarebbe prematura appare comunque interessante monitorare l’evoluzione della situazione.

Secondo l’Osservatorio Blockchain e Distributed Ledger della School of Management del Politecnico di Milano nel 2019 a livello mondiale è stato riscontrato un incremento di avviamento di progetti inerenti all’impiego della Blockchain del 56% rispetto all’anno precedente. Si tratterebbe per lo più di sperimentazioni e annunci: i piani effettivamente implementati sono 158, di cui 11 nel settore logistico. Una cifra di per sé esigua, ma rappresentativa di un ambito in espansione, in particolare considerando che in 31 casi la tecnologia è stata applicata in funzione delle esigenze della supply chain.

Tra i paesi europei che denotano maggiore interesse alla risorsa va annoverata l’Italia, dove gli investimenti non paiono ancora sostanziali, ma sono in netta crescita. Tra le difficoltà che alimentano una mancata fiducia nello strumento innovativo una diffusa carenza di consapevolezza: poche le aziende che conoscono la tecnologia e i possibili benefici, soprattutto fra le realtà medio-piccole. Le società italiane che hanno esperienza con la Blockchain hanno riscontrato:

  • Miglioramento del rapporto con partner e fornitori
  • Riduzione di manipolazione di dati e frodi
  • Benefici nella riconciliazione di dati e pagamenti
  • Maggior fiducia da parte dei clienti
  • Automatizzazione dei processi

Un esempio di applicazione recente in ottica di ottimizzazione dei processi gestionali della supply chain arriva da Marelli che ha adottato la tecnologia Blockchain per collegare gli impianti di fornitori e produttori con sede in diverse parti del mondo. Insieme a BMW Group è stata sviluppata l’applicazione PartChain, sperimentata in primo luogo con un’attività pilota di fornitura componenti. L’app ha permesso di connettere 5 stabilimenti allocati in 5 paesi diversi, dal Messico alla Germania, e di gestire agevolmente una mole di un centinaio di migliaia di dati.

Lo scambio in tempo reale di blocchi di dati immutabili permette una migliore tracciabilità delle materie prime, assicura una maggiore affidabilità delle transazioni e apporta benefici al rapporto con partner e fornitori. Semplificazione della tracciabilità, trasparenza e accessibilità dei dati, affidabilità di gestione, ottimizzazione dei costi: le opportunità prospettabili paiono significative, ma affinché l’adozione operativa delle infrastrutture Blockchain si diffonda maggiormente sembrano necessarie azioni che promuovano in primo luogo la conoscenza della risorsa e delle sue possibili applicazioni.